About Assogemme

17 luglio 2024

Eredità future: il tempo sospeso dell’atto creativo

Condivisione e scambi con Luca Iacomucci

Luca Iacomucci

Sabato 07  settembre 2024,  dalle 15.00

Vicenza Oro Educational Hub


Condivisioni e scambi con Luca Iacomucci, High Jewellery designer freelance per Louis Vuitton.

Tra il passato e il futuro c’è un attimo. Un attimo che chiamiamo presente. 

Un attimo che può trascorrere senza lasciare tracce o trasformarsi in radici che porteranno frutti nel futuro. 

La gioielleria, quella bella, quella vera, quella che i Clienti continuano a scegliere anche in tempi difficili, trasforma il presente effimero in futuro prezioso. 

Per farlo ha bisogno dell’eccellenza: gemme e metalli, manager e commercianti, artigiani e creativi.  Creativi come Luca Iacomucci, approdato all’Alta Gioielleria di Louis Vuitton dopo quasi vent’anni di impegno creativo per Cartier e prima ancora per Repossi ed Hermès. 

In questo incontro Luca Iacomucci condividerà un percorso di vita e di esperienze in cui emergeranno il ruolo del Coraggio, il senso innovativo dell’Heritage, la funzione del Cliente come mecenate, il valore dell’Umanità e, a sorpresa, quello dell’Umiltà.

Qual è il vantaggio di partecipare a questo “talk” di Assogemme? 

Dopo anni di vento favorevole l’universo della gioielleria è entrato in acque tempestose. Per continuare a navigare bisogna ridurre costi e investimenti o puntare sempre di più sulla qualità e sulla qualità umana? L’incontro con Luca Iacomucci può offrire qualche utile spunto di riflessione.

È prevista la traduzione simultanea
Simultaneous translation is provided

Introduce

PAOLO CESARI
Presidente di Assogemme, Presidente di Futurgem


MATTEO FARSURA
Global Exhibition Manager divisione Jewellery & Fashion di IEG.

Ospite

LUCA IACOMUCCI
High Jewellery designer freelance at Louis Vuitton

Modera

RAFFAELE CIARDULLI
Coach, trainer & luxury consultant

Moda e costume, News
29 gennaio 2024

La trasformazione da pietra a gioiello, creatività gentile

La gentilezza nel processo creativo del gioiello è Valore fondamentale. È quanto è emerso dal Talk organizzato da Assogemme in collaborazione con Vicenzaoro e Italian Exhibition Group, che si è tenuto sabato 21 gennaio 2024 nella nuova Hall Conferenze di Vicenzaoro.

L’evento, dal titolo “Creatività Gentile – Il Valore della genialità condivisa”, è stato un viaggio nel mondo del progetto, nella riflessione genuina del termine Creatività.

Non è facile estendere lo spazio della “Creatività Gentile” cercandone le tracce anche nel nostro lavoro.
Non è facile perché se pensate ad Assogemme, pensate a un lavoro che apparentemente ha ben poco di gentile.

É un lavoro duro, che parte dalla materia prima più dura che esista sulla quale interviene in maniera dura, tagliando, levigando, asportando materiale.
E cosa c’entriamo allora noi di Assogemme con la gentilezza? C’entriamo perché il nostro intento è “gentile”. Vero, interveniamo con duri mezzi meccanici su dura materia prima. Ma il nostro intento è gentile, il nostro intento è quello di elevare il grezzo ad una più grande bellezza, di dargli “grazia”, di dargli luce e colore.
Nella creazione di un gioiello, l’estrazione è forse il primo degli incontri tra le abilità degli uomini e la ricchezza della natura.
Ma è con il taglio che il grezzo si avvicina a diventare gioiello.
Il nostro intento gentile è quello di permettere alla pietra di incontrare l’idea del gioiello, di consentire alla materia di trasformarsi in qualche cosa di più gentile, grazie alla creatività, all’ingegno e all’intelligenza della mano.

Parole chiave che esprimono una Creatività Gentile: grazia, passione e compassione, condivisione, offerta, Confiance e serenità. Passione e compassione sono fondamentali in un processo creativo.

L’intervista a Olga Corsini Direttore Creativo

Ha creato meravigliosi gioielli per Maisons come Bvlgari, Chaumet e Fred, ed ha tenuto la direzione creativa per tutte le categorie di prodotto di De Beers per tre anni. Di seguito alcune note tratte dall’intervista moderata da Raffaele Ciardulli

Passione e compassione sono fondamentali in un processo creativo. La passione è quella che arde dentro, e che quindi ti tiene: ti fa iniziare e ti fa continuare. La compassione è fondamentale, perché la compassione è il saper “patire insieme”, è la capacità di immedesimarsi quasi, nei sentimenti e nelle sensazioni dell’altro. e nel nostro mestiere significa nel bisogno dell’altro. Bisogno di un cliente, di un brand, di un mercato, ma anche un bisogno di un collega e di un team. Per me la compassione è veramente questa capacità che molto spesso i creativi hanno, di un’empatia molto particolare.
Poi c’è la condivisione.
La condivisione è la capacità di dialogo che non ha paura di una critica, che alla fine molto spesso è vicina. Perchè non bisogna dimenticarci che il percorso creativo è un percorso sempre nuovo. E molto spesso può fare un po’ paura. E allora le persone si fermano, non osano dialogare.
E invece nella condivisione di idee, nella condivisione del lavoro di ciascuno, si può instaurare un lavoro corale che è essenziale per l’arrivo poi a un progetto che ha un peso e una bellezza.”

Parlando di Confiance – fiducia -, vuol dire anche la capacità di sollecitare le critiche?
“La Confiance è ancora un’altra cosa per me: è questa fiducia, che poi è il motore essenziale, che è la capacità di rimanere sempre positivo e sereno proprio nei momenti più difficili. È quasi un Credo. Perchè il percorso creativo è una pagina bianca.”

Moda e costume, News
2 gennaio 2024

Creatività Gentile: il valore della genialità condivisa

Incontro con Olga Corsini

olga-corsini

Sabato 20  gennaio 2024,  dalle 15.30

Vicenza Oro Educational Hub – (sala 8.0.6 Hall 8)


Una nuova incursione di Assogemme nel lato umano della gioielleria: l’esplorazione di come agisca l’Umanità come vantaggio competitivo nel mondo articolato, complesso e ipersensibile della creatività

L’incontro con Olga Corsini, che ha dato il suo contributo creativo a Maisons come De Beers, Bvlgari Chaumet, Salvatore Ferragamo e Fred, definisce l’idea di una “Creatività Gentile” e ne svela la prassi.

Ne percorre i passi che, in equilibrio tra grazia e innovazione; generano il valore aggiunto di una genialità condivisa. È l’occasione per scoprire come si riconosca la ”Creatività Gentile” e che vantaggi porti all’intera catena del valore della gioielleria una creatività vera, empatica,  olistica, etica, atemporale e in quanto tale sostenibile.

È anche un momento per riflettere su alcuni tabù del design e per approfondire il legame privilegiato della “Creatività Gentile” con tutto ciò che è naturale. Dal diamante al pensiero.

Qual è il vantaggio di partecipare a questo “talk” di Assogemme? 

L’universo della gioielleria è esploso da anni in piccoli e grandi mondi che narrano storie diverse. Ascoltare la storia di una gioielleria “gentile”, scoprire quanto sia “bella e possibile”, nutre una delle possibili visioni del futuro e sostiene le scelte necessarie a realizzarla.

Evento in streaming su The Jewellery Golden Cloud

Introduce

PAOLO CESARI
Presidente di Assogemme, Presidente di Futurgem


MARCO CARNIELLO
Global Exhibition Director, Italian Exhibition Group S.p.A.

Ospite

OLGA CORSINI
Direttore Creativo

Modera

RAFFAELE CIARDULLI
Coach, trainer & luxury consultant

Moda e costume, News
14 settembre 2023

La vera novità di questo secolo è umanizzare le aziende

Molte le parole chiave che raccontano il concetto di “umanizzare”: passione, famiglia, crescita, ascolto. L’importanza della relazione con i dipendenti e i collaboratori.
Umanità.

L’intervista a Carlo Bartorelli presidente e amministratore unico Bartorelli 1882 spa

L’umanità è il vantaggio competitivo delle gioiellerie oggi. È quanto è emerso dall’evento organizzato da Assogemme in collaborazione con Vicenzaoro e Italian Exhibition Group,che si è tenuto sabato 9 settembre 2023 a Vicenzaoro September 2023, il salone internazionale.

L’evento, dal titolo “L’umanità come vantaggio competitivo”, ha avuto come focus il ruolo strategico delle gioiellerie oggi. In un contesto sempre più competitivo, le gioiellerie devono saper offrire un’esperienza unica e memorabile ai propri clienti.

Questo significa saper ascoltare le loro esigenze, comprenderle e soddisfarle al meglio.
L’umanità è fondamentale per il successo di una gioielleria“, ha affermato Carlo Bartorelli, presidente e amministratore unico
di Bartorelli 1882, che ha partecipato all’evento. “L’intelligenza emotiva, l’ascolto non selettivo e l’empatia sono ingredienti
essenziali per costruire un rapporto di fiducia con i clienti“.
Bartorelli ha poi sottolineato l’importanza di investire nelle risorse umane. “I dipendenti sono il nostro capitale più prezioso“,
ha detto. “Dobbiamo saperli valorizzare e farli sentire coinvolti nel progetto“.
Il talk ha anche affrontato il tema della tecnologia. La tecnologia come valido alleato per le gioiellerie, ma non in sostituzione dell’elemento umano. “La tecnologia è importante per ottimizzare le richieste dei clienti“, ha affermato Raffaele Ciardulli, Coach, Trainer and Luxury Consultant, che ha moderato l’evento.
Ma non deve mai mancare l’emozione e l’empatia per capire i loro desideri“.
In conclusione, l’evento ha messo in luce l’importanza dell’umanità per il successo delle gioiellerie oggi.
Le gioiellerie che sanno offrire un’esperienza unica e memorabile ai propri clienti, basata sulla comprensione
delle loro esigenze e sul rapporto umano, saranno quelle che avranno successo.
Alcuni suggerimenti per le gioiellerie che vogliono valorizzare l’umanità come vantaggio competitivo:

  • Fare attenzione alle esigenze dei clienti. Ascoltare attentamente le loro richieste e cercare di comprenderle.
  • Creare un rapporto di fiducia. Essere disponibili e disponibili per i clienti.
  • Investire nelle risorse umane. Valorizzare i dipendenti e farli sentire coinvolti nel progetto.
  • Utilizzare la tecnologia in modo strategico. La tecnologia può essere un valido alleato, ma non deve mai sostituire l’elemento umano.

 

Moda e costume, News
12 agosto 2023

L’Umanità come vantaggio competitivo

Il ruolo strategico delle gioiellerie indipendenti

Carlo Bartorelli, presidente e amministratore unico Bartorelli 1882 S.p.A., porta a VicenzaOro la voce di chi tesse nei negozi il dialogo con i Clienti finali.

Sabato Carlo Bartorelli Presidente e amministratore unico Bartorelli 18829 settembre 2023 dalle ore 15.00 – Vicenza Oro Sala GIOTTO B

In quest’intervista emergerà una visione che rivaluta punti di forza complementari a quelli delle intelligenze artificiali. Sono i punti di forza dell’intelligenza emotiva, dell’ascolto non selettivo, di un’umanità profonda che trova la sua prima palestra nella famiglia e nella provincia. 

Un mondo di sacrifici e di ambizioni che senza arretrare di un passo, facendo di se stessa un “brand”, fa i conti con le difficoltà del “recruiting”, con la carenza di formazione, con la fragilità crescente di una rete di piccole realtà indispensabili a creare e sostenere la cultura e il piacere del gioiello.

Qual è il vantaggio di partecipare ai “talk” di Assogemme? 

Un mondo di sacrifici e di ambizioni che senza arretrare di un passo, facendo di se stessa un “brand”, fa i conti con le difficoltà del “recruiting”, con la carenza di formazione, con la fragilità crescente di una rete di piccole realtà indispensabili a creare e sostenere la cultura e il piacere del gioiello.

 

 

 

 

 

 

Introduce

PAOLO CESARI
Presidente di Assogemme, Presidente di Futurgem

MARCO CARNIELLO
Global Exhibition Director, Italian Exhibition Group S.p.A.

Ospite

CARLO BARTORELLI
Presidente e amministratore unico di Bartorelli 1882 S.p.A.

Modera

RAFFAELE CIARDULLI
Coach, trainer & luxury consultant

 


Cosa succede nel mondo gemma, Gemme, Moda e costume, News
9 gennaio 2023

Dior Joaillerie – i segreti della Couture che ispirano la Gioielleria

La Maison Dior esprime con successo la propria personalità distintiva in percorsi polisensoriali nutriti dalla seta come dall’oro, dal cachemire come dai rubini, dai più preziosi pellami come dagli zaffiri.

Sabato Dominique Dufermont Responsable Service Pierres Maison Dior21 gennaio 2023 dalle ore 15.00 – Vicenza Oro Sala TIZIANO B

In quest’ incontro, con Dominique Dufermont, Responsable Service Pierres Maison Dior (Direttore del Servizio Pietre di Dior Joaillerie), verrà esplorato il ruolo strategico che hanno nella Couture e nella Gioielleria: 

  • l’eccellenza estetica sottolineata ed espressa dal colore;
  • i “mestieri d’arte”;
  • un approccio polivalente e sistemico;
  • la centralità del Cliente e del Servizio;
  • la Direzione Artistica;
  • le competenze tecniche diffuse in un largo perimetro delle eccellenze che includa anche i fornitori.

Qual è il vantaggio di partecipare a questo “talk” di Assogemme? 

Dior Joaillerie è un caso studio di notevole spessore e importanza, oltre che di successo. 

La partecipazione a questo panel consentirà di conoscere alcuni degli elementi che hanno determinato questo successo e verificare quanto già siano presidiati dalla nostra realtà.

 

 

 

 

Introduce

PAOLO CESARI
Presidente di Assogemme,  Presidente di Futurgem

Ospite

DOMINIQUE DUFERMONT
Responsable Service Pierres, Dior Joaillerie

Modera

RAFFAELE CIARDULLI
Coach, trainer & luxury consultant

 

 

Cosa succede nel mondo gemma, Gemme, Moda e costume, News
6 ottobre 2022

No rules. All welcome. Committenza, identità e fini

bruto-pomodoroCommittenza, identità e fini

Ridefinire gli orizzonti dell’Arte Orafa
Raffaele Ciardulli intervista Bruto Dario Pomodoro.

Sabato 22 ottobre 2022 alle 16.30 –  Spazio Eventi La Pelota, Milano

L’Arte Orafa è Arte di confine, possente esercizio di equilibrio, punto d’incontro tra grandezze forse incommensurabili: l’Arte e il Profitto, il Design e l’Artigianato, l’Unico e il Seriale, il Simbolo e l’Orpello, l’Eterno e l’Effimero.

Ma è possibile tracciarne il perimetro, fissarne le caratteristiche distintive? È la sfida che raccoglie questo incontro, grazie a una guida d’eccezione Bruto Pomodoro, che ci conduce dalla “committenza elusiva e incerta” ai margini di un nuovo lusso armonico e organico, interiormente sostenibile.

Vi aspettiamo sabato 22 ottobre  allo spazio eventi  La Pelota – Milano,  alle 16.30

Ospite

BRUTO DARIO POMODORO
Pittore e scultore

Moderatore

RAFFAELE CIARDULLI
Coach, trainer & luxury consultant

 

Cosa succede nel mondo gemma, Gemme, Moda e costume, News
22 settembre 2022

Naturale e vero sono sempre sinonimi di autenticità

Guido Grassi Damiani parla del valore delle gemme naturali
per la gioielleria italiana a Vicenzaoro September 2022

Vicenza, 12 settembre 2022

“Che naturale e vero siano sinonimo di autenticità – auspicabile anche quando si sceglie un oggetto prezioso destinato a rappresentare le nostre emozioni di maggior valore come l’amore, gratitudine, celebrazione di un successo – è certo un’opinione personale, ma ritengo sia ampiamente condivisibile. È soprattutto partendo dall’utilizzo di una terminologia chiara e condivisa che è possibile raccontare in modo corretto il mondo dei diamanti ai propri clienti. L’impegno di aziende produttrici, di professionisti del settore e di associazioni di categoria già attive in tal senso dovrà essere sempre più orientato in questa direzione. Solo così si può parlare di ‘etica dei diamanti naturali’. Questo il punto di vista di Guido Damiani, Presidente del Gruppo Damiani e Presidente del Comitato Etico di Assogemme, oggi protagonista dell’incontro ‘Vero è bello. L’importanza e il valore delle gemme naturali per la gioielleria italiana’ organizzato da Assogemme a VICENZAORO, il salone internazionale di riferimento per il settore orafo-gioielliero, in collaborazione con IEG – Italian Exhibition Group S.p.A., organizzatore della manifestazione.

Nel corso dell’intervista condotta da Raffaele Ciardulli, Consulente del lusso e formatore con esperienza maturata nel Gruppo Richemont, sono state toccate le differenti accezioni dei concetti di ‘sostenibilità’ ed ‘eticità’ riferite al mondo dei diamanti naturali in un contesto di mercato ormai affollato da proposte alternative attraverso esempi di terminologie scorrette oggi fin troppo ampiamente diffuse. Tra gli esempi citati da Guido Damiani, l’erronea idea che la produzione dei diamanti sintetici – meglio non definirli lab grown o cresciuti in laboratorio, termini che già troppo concedono ad accezioni positive in quanto associabili a concetti di qualità, purezza e cura – sia ecologicamente sostenibile. Inoltre, i processi di produzione ad alto consumo energetico avvengono spesso in Paesi dove si utilizza il carbone.

Parlando di diritti umani e, nello specifico di etica del lavoro, va sottolineato che le miniere in tutto il mondo rispettano ormai da anni regolamentazioni molto stringenti in termini di garanzia delle tutele del lavoratore sotto ogni aspetto, a partire dalla sicurezza, oltre a contribuire in modo determinante allo sviluppo economico dei territori in cui operano e al benessere sociale della popolazione.

E, infine, attenzione all’aspetto economico. Parlando di valore dell’investimento, il diamante sintetico non ha alcuna possibilità di rivalutazione, ma al contrario è destinato fisiologicamente a una perdita di valore. Nel momento dell’acquisto l’affidarsi a un marchio può essere certamente garanzia di qualità e autenticità ma, più in generale, uno stile professionale eticamente corretto nel fornire chiare e complete informazioni al consumatore è un valore che si acquisisce non solo con la formazione, ma deve derivare anche da un comportamento etico a tutto tondo inteso come qualità della persona, prima ancora che del gioielliere professionista.


A sottolineare l’importanza del tema, in apertura di incontro, Claudia Piaserico, Presidente FEDERORAFI, che ha evidenziato come il tema della chiarezza di informazione debba essere affrontato con urgenza data la confusione che si sta generando nel settore. In questa ottica, l’esplosione negli ultimi 5 anni, della commercializzazione dei diamanti da laboratorio o sintetici ha creato grande confusione nel settore e rischia di minarne la credibilità. La mancanza di una terminologia che possa porre un distinguo adeguato è pericolosa. Per muoversi in direzione chiara, occorre una disciplina dettagliata su cui Federorafi si sta muovendo con l’EFJ – European Federation of Jewellery- attraverso periodiche interlocuzioni con la Commissione Europea e con gli eurodeputati.


L’evento – svoltosi sabato 10 settembre 2022 sul Main Stage Hall 7 – è stato introdotto da Marco Carniello, Direttore della divisione Jewellery & Fashion Italian Exhibition Group S.p.A che ha portato i saluti di IEG, e da Paolo Cesari, Presidente di Assogemme e Presidente Futurgem S.r.l., intervenuto per sottolineare l’importanza di momenti di incontro e formazione soprattutto in vista di un futuro che è possibile costruire e affrontare con preparazione e non subire con fatalismo. “L’importante ruolo dell’Italia a livello economico nel settore consente di prendere parola e contrastare la tendenza alla post-verità, tipica della società attuale, ovvero l’utilizzo di argomentazioni caratterizzate da un forte appello all’emotività basate su credenze diffuse e non su fatti verificati ma fortemente capaci di influenzare l’opinione pubblica. Equilibrio tra necessità di emozionare e rispetto della razionalità, ovvero della verità, è l’orientamento cui attenersi se si desidera adottare un comportamento etico non solo nella comunicazione. Si tratta di un tema caro ad Assogemme che con il proprio Comitato Etico porta avanti progetti internazionali e iniziative multi-stakeholder in materia di approvvigionamento responsabile e due diligence nella catena di fornitura.” Ad oggi, evidenzia Assogemme sono gli standard UNI e precisamente la UNI 10245.2013 “Materiali Gemmologici – Nomenclatura” e la UNI 9758 “Diamante – Terminologia, Classificazione, Caratteristiche e Metodi di prova” a fornire gli strumenti per garantire la chiarezza terminologica a garanzia del consumatore finale. Sono normative che precisano come il diamante fabbricato dall’uomo deve essere chiaramente indicato come “diamante artificiale” o “diamante sintetico”. Anche le linee guida del C.I.B.J.O (The World Jewellery Confederation) sono altrettanto chiare ed inequivocabili e proibiscono l’uso di qualifiche etiche, se non opportunamente dimostrate.

Cosa succede nel mondo gemma, Gemme, Moda e costume, News
17 agosto 2022

Vero è bello – Assogemme organizza un nuovo talk a VicenzaOro

Guido-Grassi-DamianiL’importanza e il valore delle gemme naturali per la gioielleria italiana
IS FAKE THE NEW REAL? Dobbiamo accettare il falso come una nuova forma di verità? Ci Fa bene? Fa bene al mercato?
Guido Grassi Damiani pensa di no, e ci racconta perché.

Sabato 10 settembre 2022 dalle ore 15.30 – Vicenza Oro

Guido Damiani Grassi Presidente del Gruppo Damiani e Presidente del Comitato Etico di Assogemme, in questo spazio intervista interviene a tutto campo per difendere la gioielleria e i gioiellieri italiani.

  • Perché i Clienti dovrebbero continuare a scegliere gioielli con gemme naturali?
  • Quali vantaggi ne hanno e come possiamo raccontarli?
  • I prodotti di laboratorio sono davvero attenti alle persone e all’ambiente?Scopriremo infine che l’Etica e l’Utile sono diventati compatibili e i segreti di un grande gruppo per promuovere i propri gioielli grazie anche ad autentiche scelte etiche.Qual è il vantaggio di partecipare a questo “talk” di Assogemme?
    Prendere spunti operativi dall’esperienza del Presidente di uno dei più importanti gruppi italiani di gioielleria. Raccogliere argomenti per raccontare i gioielli e le gem- me prodotte dalla natura, perché uno storytelling del vero esiste e si può mettere in pratica.

Questo talk di Assogemme sarà un momento di confronto e riflessione sul mondo delle pietre preziose e sintetiche.

Ospite

GUIDO GRASSI DAMIANI
Presidente del Gruppo Damiani – Presidente del Comitato Etico di Assogemme

Moderatore

RAFFAELE CIARDULLI
Coach, trainer & luxury consultant

 

 

 

Cosa succede nel mondo gemma, Gemme, Moda e costume, News
9 maggio 2022

Educare alla bellezza nel mondo del gioiello – Le nuove generazioni portatrici di valori concreti

Protagonisti del settore orafo italiano e del lusso si confrontano sui valori fondanti della professione in un convegno organizzato da Assogemme in occasione dell’ultima edizione di VicenzaOro, la più importante manifestazione fieristica della gioielleria.

Hanno partecipato all’incontro: Giampiero Bodino, direttore artistico di Richemont, Simone Rizzetto, CEO Laboratorio Damaini, Alessia Crivelli, imprenditrice e Loredana Prosperi, direttore dell’Istituto Gemmologico Italiano.

In un momento storico certamente complesso, affrontare il significato profondo di temi chiave per il mondo della gioielleria come i concetti di formazione e di bellezza, è senz’altro una sfida. Nell’incontro dal titolo “Educare alla bellezza” organizzato da Assogemme il 18 marzo scorso a Vicenza nel quadro degli eventi di VicenzaOro “All at Once” – la principale manifestazione fieristica internazionale del settore orafo organizzata da IEG – International Exhibition Group – si è cercato di indagare a fondo sul senso e sull’importanza di quelli che da sempre sono considerati valori filosofici fondanti delle società in cui viviamo. Filo conduttore dell’incontro, animato da protagonisti del settore, è stato il tentativo di approfondire la connessione tra educazione e bellezza, valori oggi in grado di orientare verso la concretezza della professione.

L’educazione può essere intesa, negli attuali percorsi formativi, come abitudine alla concretezza e all’autonomia. E, passando alla bellezza: è possibile intenderla come identità – personale, di brand, dell’oggetto prezioso; e c’è una vera e propria bellezza anche nell’imperfezione, in quanto simbolo di unicità, aspetto evidente, per esempio, nel mondo della gemmologia.

Ognuna e tutte le professioni del gioiello” spiega Azzurra Cesari Project manager di Assogemme “devono essere educate a essere “portatrici di bellezza”, consce dell’importanza del proprio ruolo nella catena di fornitura. Abbiamo quindi coinvolto vari professionisti, da Loredana Prosperi dell’IGI, Istituto Gemmologico Italiano istituto che da 30 anni svolge formazione gemmologica ad Alessia Crivelli, imprenditrice e presidente della Fondazione Mani Intelligenti. E poi Giampiero Bodino, direttore artistico di Richemont che ha anche un proprio brand di alta gioielleria ed è docente alla RCS Academy Business School, e Simone Rizzetto, CEO del Laboratorio di un’azienda come Damiani che istruisce e nutre le giovani leve sul campo.”

Tutto il settore della gioielleria vive sull’importanza della bellezza. Una bellezza che si crea e di cui si fruisce in quanto strumento con il quale ci si relaziona all’interno del settore e con i clienti. “La ricerca di questo valore” afferma Azzurra Cesariè delicata e sensibile. Noi di Assogemme condividiamo lo spirito e l’importanza della creazione di valore sul territorio, in collaborazione con la Fondazione Mani Intelligenti che lavora per formare le maestranze del futuro, le vere eccellenze di questo mestiere”. Lo ha sottolineato anche Paolo Cesari, presidente di Assogemme, che introducendo l’incontro ha ricordato come tra i primi punti dello Statuto dell’Associazione vi sia proprio l’obiettivo di promuovere corsi di formazione professionale specifici per la qualificazione del settore.

Dare una definizione di bello è oggi complesso” ha affermato Giampiero Bodino. “Credo però che al di là delle forme variabili della bellezza, che si modificano rispetto alle mode e ai cambiamenti sociali, una definizione certa potremmo darla con la parola ‘esecuzione’. L’esecuzione di un oggetto, infatti, ne rappresenta il valore intrinseco. Basta osservare gli oggetti del passato, realizzati con una manodopera eccellente, per capire quanto il modo di realizzare qualcosa ne rappresenti una componente straordinaria. Un oggetto eseguito in un certo modo continuerà a rimanere bello per sempre. L’eccellenza rimane un valore oggettivo”.

Un bel gioiello deve essere la somma di tante storie” ha sottolineato il coordinatore dell’incontro Raffaele Ciardulli, Coach, trainer & luxury consultant. “Le singole storie di chi lo ha pensato e progettato, scelto, materialmente realizzato”.

Alle domande su cos’è la bellezza, se esiste una bellezza del gesto, dell’autenticità, su come si tramandano e comunicano questi valori, sul modo di viverla e di interpretarla, i diversi punti di vista hanno portato a una comune conclusione: ora più che mai è fondamentale trasmetterne il valore alle nuove generazioni, educandole a una cultura del bello e ben fatto che è proprio della gioielleria italiana.

I futuri protagonisti dei mestieri del gioiello devono essere consapevoli della bellezza che sono in grado di produrre e per questo occorre formarli a capire quanto questo valore sia alla base di tutti i processi: da quello creativo, a quello produttivo e relazionale”.

 

 

 

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