17 settembre 2024

La creatività come legame tra heritage e futuro

Heritage, tempo, emozione, umanità e coraggio. È quanto è emerso dal Talk organizzato da Assogemme in collaborazione con Vicenzaoro e Italian Exhibition Group, che si è tenuto sabato 7 settembre 2024

Sono le parole chiave scelte da Raffaele Ciardulli nell’ intervista a Luca Iacomucci, per raccontare il processo del tempo sospeso nell’atto creativo.

Il valore delle eredità del passato nel presente e per il futuro.

Luca Iacomucci ci conduce in un affascinante viaggio attraverso la sua visione di designer, dove il sapore del passato si fonde con l’innovazione, creando un’eredità preziosa per i brand e la storia del gioiello. Attraverso la condivisione e gli scambi all’interno della dinamica Cultura del Progetto, Iacomucci ci mostra come la scintilla iniziale, il foglio bianco, la conoscenza approfondita e la ricerca costante siano elementi fondamentali nel processo creativo

Il lavoro del creativo trasforma materia in bellezza.

L’intervista a Luca Iacomucci, High jewellery designer per Louis Vuitton

Approdato all’Alta Gioielleria di Louis Vuitton dopo quasi vent’anni di impegno creativo per Cartier e prima ancora per Repossi ed Hermès. Di seguito alcune note tratte dall’intervista moderata da Raffaele Ciardulli

Luca, che cosa si può fare per fare in modo che il risultato del processo valga di più di quello che prendiamo dalla natura?

Le prime due parole che mi vengono in mente sono umiltà e responsabilità, visto le materie che trattiamo. Ho questo atteggiamento di responsabilità, di fare un qualcosa che abbia umiltà e rispetto nei confronti di quello che la natura ci regala, e sperando di fare qualcosa di emozionante, di magico e che rimanga nel tempo. 

La materia è soggetta al tempo.

Qual è il rapporto dell’atto creativo in gioielleria rispetto a questi tre tempi:  passato al presente e al futuro?

L’atto che sta a valle del processo creativo, l’atto che lo corona e lo perfeziona è un atto sospeso tra le tre dimensioni del tempo. È decisamente nel presente, è un atto impregnato di presente, che non può e non deve prescindere dal contesto. Lo devi conoscere, sentire, percepire anche solo per decidere di non esservi uniformato.

In questo senso è un atto collettivo che vi partecipa tutto ciò che è attorno a te, da te interpretato.

Non c’è nessuna relazione reale con il tempo in una fase in cui tutto è mischiato e dove vivono all’interno contrasti, ansie, paure, gioie, emozioni. E tutto questo culmina con i primi segni sul famoso foglio bianco di cui tutti abbiamo il terrore quando lo si ha davanti .

Poi nel concreto, tornando un po’ alla realtà, al concetto dell’eredità del presente, del futuro, qui l’argomento è molto importante.. noi creativi – ma non solo-, siamo chiamati ad avere una forte responsabilità nel cercare di usare l’eredità che ci hanno lasciato e andare oltre, andare avanti, per creare le eredità future.

È decisamente nel passato, specie se stai disegnando per una grande Maison devi tener conto di tutto quello che c’è stato prima di te, del lavoro e delle emozioni di chi ti ha preceduto, devi nutrirti di polvere d’archivio.

Il punto è, e questa è una parentesi importante, che onorare il passato vuol dire portarne l’essenza nel futuro, non continuare a ripeterlo. Continuare a ripeterlo è una scelta facile, una scelta che il mercato, o meglio, i Clienti, premiano sempre ma non è una scelta rispettosa. Questa non è la scelta della continuità ma quella della mummificazione

Portarne l’essenza nel futuro è una scelta difficile (decriptare gli elementi spesso immateriali che costituiscono quest’essenza non è facile) ed è una scelta rischiosa, che chiede committenti coraggiosi. In questo, non solo la creatività ma anche il management, trovano un senso nel plasmare il futuro.

È decisamente nel futuro perché al futuro è dedicato, perché la sua efficacia si misurerà nel passare del tempo. Non basta creare un gioiello perché sia venduto, l’obiettivo è che chi lo riceverà in eredità dopo molti, molti e molti anni lo trovi ancora, anzi non ancora, sempre, splendido.

E tutto questo è condensato nell’attimo in cui un’idea prende forma passando da una matita a un foglio di carta. Anime, menti e mani creative, insieme trasformano la materia, creano qualcosa che prima non c’era e che adesso c’è. L’obiettivo, il sogno, la sfida è che la loro creazione rimanga per sempre (o almeno per quanto più tempo è possibile). Ogni volta che un Cliente decide di smontare un gioiello c’è un creativo che è stato sconfitto, non dal Cliente, dal tempo.

Umanità: in che maniera questo atto sospeso è un atto squisitamente umano ?

Trasformazione e interconnessione: gli esseri umani hanno la capacità di trasformare la realtà che li circonda. La creatività ha a che fare con la creazione, con la creazione di nuove realtà. Gli esseri umani sono animali sociali interconnessi.

La creatività ha a che fare con la capacità di creare connessioni tra persone diverse, tra mestieri diversi, come abbiamo visto tra tempi diversi. In questo l’atto creativo è squisitamente umano, perché trasforma la realtà e abbiamo insegnato come si fa anche alle macchine che abbiamo creato; interconnette persone e tempi e questo le macchine non hanno ancora imparato a farlo forse perché è un processo del tutto immateriale e per niente statistico.

Da vecchio uomo di marketing credo che le marche debbano dialogare con i desideri dei loro Clienti, dei loro potenziali Clienti e della Community allargata che si rifà ai valori che esprimono (quali che siano ma in maniera chiara, differenziata e differenziante).

L’integrazione dei Cliente nei processi creativi amplifica le risposte a questo bisogno. Però ho anche visto che nell’alto di gamma non puoi limitarti a seguire i tuoi Cliente, devi anche saperli sorprendere, ispirare, non dico educarli ma formarli in qualche caso sì.

La percezione della bellezza così come della qualità sono conquiste anche culturali, processi di maturazione e di crescita.

Il tuo è il punto di vista di chi è immerso nelle dinamiche internazionali, di chi è a contatto anche direttamente con Clienti dal potenziale economico illimitato. A questo potenziale corrisponde anche una dotazione di mezzi adeguati a comprendere le caratteristiche di un gioiello bello e ben fatto?

Larga parte del successo delle più grandi Maison, nei secoli, è imputabili proprio alla loro capacità di porsi come “arbiter elegantiarum” come punto di riferimento per orientarsi nella scelta tra cosa rappresenti e non rappresenti il bello, come fornitrici di patenti di eleganza e di accettazione sociale.

Anche grazie a Marche coraggiose, anche grazie ai Clienti diversamente maturi in termini di gusto (non sembri una discriminazione, è una realtà) che ci finanziano con i loro acquisti, la creatività può e deve rimanere una “bolla di libertà” all’interno della quale si possa respirare quella che in altri contesti sta diventando una vera rarità: l’aria pura.

Armonia equilibrio e rispetto, una sintesi che arriva puntuale dopo questo scambio e condivisione.

Moda e costume, News
29 gennaio 2024

La trasformazione da pietra a gioiello, creatività gentile

La gentilezza nel processo creativo del gioiello è Valore fondamentale. È quanto è emerso dal Talk organizzato da Assogemme in collaborazione con Vicenzaoro e Italian Exhibition Group, che si è tenuto sabato 21 gennaio 2024 nella nuova Hall Conferenze di Vicenzaoro.

L’evento, dal titolo “Creatività Gentile – Il Valore della genialità condivisa”, è stato un viaggio nel mondo del progetto, nella riflessione genuina del termine Creatività.

Non è facile estendere lo spazio della “Creatività Gentile” cercandone le tracce anche nel nostro lavoro.
Non è facile perché se pensate ad Assogemme, pensate a un lavoro che apparentemente ha ben poco di gentile.

É un lavoro duro, che parte dalla materia prima più dura che esista sulla quale interviene in maniera dura, tagliando, levigando, asportando materiale.
E cosa c’entriamo allora noi di Assogemme con la gentilezza? C’entriamo perché il nostro intento è “gentile”. Vero, interveniamo con duri mezzi meccanici su dura materia prima. Ma il nostro intento è gentile, il nostro intento è quello di elevare il grezzo ad una più grande bellezza, di dargli “grazia”, di dargli luce e colore.
Nella creazione di un gioiello, l’estrazione è forse il primo degli incontri tra le abilità degli uomini e la ricchezza della natura.
Ma è con il taglio che il grezzo si avvicina a diventare gioiello.
Il nostro intento gentile è quello di permettere alla pietra di incontrare l’idea del gioiello, di consentire alla materia di trasformarsi in qualche cosa di più gentile, grazie alla creatività, all’ingegno e all’intelligenza della mano.

Parole chiave che esprimono una Creatività Gentile: grazia, passione e compassione, condivisione, offerta, Confiance e serenità. Passione e compassione sono fondamentali in un processo creativo.

L’intervista a Olga Corsini Direttore Creativo

Ha creato meravigliosi gioielli per Maisons come Bvlgari, Chaumet e Fred, ed ha tenuto la direzione creativa per tutte le categorie di prodotto di De Beers per tre anni. Di seguito alcune note tratte dall’intervista moderata da Raffaele Ciardulli

Passione e compassione sono fondamentali in un processo creativo. La passione è quella che arde dentro, e che quindi ti tiene: ti fa iniziare e ti fa continuare. La compassione è fondamentale, perché la compassione è il saper “patire insieme”, è la capacità di immedesimarsi quasi, nei sentimenti e nelle sensazioni dell’altro. e nel nostro mestiere significa nel bisogno dell’altro. Bisogno di un cliente, di un brand, di un mercato, ma anche un bisogno di un collega e di un team. Per me la compassione è veramente questa capacità che molto spesso i creativi hanno, di un’empatia molto particolare.
Poi c’è la condivisione.
La condivisione è la capacità di dialogo che non ha paura di una critica, che alla fine molto spesso è vicina. Perchè non bisogna dimenticarci che il percorso creativo è un percorso sempre nuovo. E molto spesso può fare un po’ paura. E allora le persone si fermano, non osano dialogare.
E invece nella condivisione di idee, nella condivisione del lavoro di ciascuno, si può instaurare un lavoro corale che è essenziale per l’arrivo poi a un progetto che ha un peso e una bellezza.”

Parlando di Confiance – fiducia -, vuol dire anche la capacità di sollecitare le critiche?
“La Confiance è ancora un’altra cosa per me: è questa fiducia, che poi è il motore essenziale, che è la capacità di rimanere sempre positivo e sereno proprio nei momenti più difficili. È quasi un Credo. Perchè il percorso creativo è una pagina bianca.”

Moda e costume, News
14 settembre 2023

La vera novità di questo secolo è umanizzare le aziende

Molte le parole chiave che raccontano il concetto di “umanizzare”: passione, famiglia, crescita, ascolto. L’importanza della relazione con i dipendenti e i collaboratori.
Umanità.

L’intervista a Carlo Bartorelli presidente e amministratore unico Bartorelli 1882 spa

L’umanità è il vantaggio competitivo delle gioiellerie oggi. È quanto è emerso dall’evento organizzato da Assogemme in collaborazione con Vicenzaoro e Italian Exhibition Group,che si è tenuto sabato 9 settembre 2023 a Vicenzaoro September 2023, il salone internazionale.

L’evento, dal titolo “L’umanità come vantaggio competitivo”, ha avuto come focus il ruolo strategico delle gioiellerie oggi. In un contesto sempre più competitivo, le gioiellerie devono saper offrire un’esperienza unica e memorabile ai propri clienti.

Questo significa saper ascoltare le loro esigenze, comprenderle e soddisfarle al meglio.
L’umanità è fondamentale per il successo di una gioielleria“, ha affermato Carlo Bartorelli, presidente e amministratore unico
di Bartorelli 1882, che ha partecipato all’evento. “L’intelligenza emotiva, l’ascolto non selettivo e l’empatia sono ingredienti
essenziali per costruire un rapporto di fiducia con i clienti“.
Bartorelli ha poi sottolineato l’importanza di investire nelle risorse umane. “I dipendenti sono il nostro capitale più prezioso“,
ha detto. “Dobbiamo saperli valorizzare e farli sentire coinvolti nel progetto“.
Il talk ha anche affrontato il tema della tecnologia. La tecnologia come valido alleato per le gioiellerie, ma non in sostituzione dell’elemento umano. “La tecnologia è importante per ottimizzare le richieste dei clienti“, ha affermato Raffaele Ciardulli, Coach, Trainer and Luxury Consultant, che ha moderato l’evento.
Ma non deve mai mancare l’emozione e l’empatia per capire i loro desideri“.
In conclusione, l’evento ha messo in luce l’importanza dell’umanità per il successo delle gioiellerie oggi.
Le gioiellerie che sanno offrire un’esperienza unica e memorabile ai propri clienti, basata sulla comprensione
delle loro esigenze e sul rapporto umano, saranno quelle che avranno successo.
Alcuni suggerimenti per le gioiellerie che vogliono valorizzare l’umanità come vantaggio competitivo:

  • Fare attenzione alle esigenze dei clienti. Ascoltare attentamente le loro richieste e cercare di comprenderle.
  • Creare un rapporto di fiducia. Essere disponibili e disponibili per i clienti.
  • Investire nelle risorse umane. Valorizzare i dipendenti e farli sentire coinvolti nel progetto.
  • Utilizzare la tecnologia in modo strategico. La tecnologia può essere un valido alleato, ma non deve mai sostituire l’elemento umano.

 

Moda e costume, News
12 agosto 2023

L’Umanità come vantaggio competitivo

Il ruolo strategico delle gioiellerie indipendenti

Carlo Bartorelli, presidente e amministratore unico Bartorelli 1882 S.p.A., porta a VicenzaOro la voce di chi tesse nei negozi il dialogo con i Clienti finali.

Sabato Carlo Bartorelli Presidente e amministratore unico Bartorelli 18829 settembre 2023 dalle ore 15.00 – Vicenza Oro Sala GIOTTO B

In quest’intervista emergerà una visione che rivaluta punti di forza complementari a quelli delle intelligenze artificiali. Sono i punti di forza dell’intelligenza emotiva, dell’ascolto non selettivo, di un’umanità profonda che trova la sua prima palestra nella famiglia e nella provincia. 

Un mondo di sacrifici e di ambizioni che senza arretrare di un passo, facendo di se stessa un “brand”, fa i conti con le difficoltà del “recruiting”, con la carenza di formazione, con la fragilità crescente di una rete di piccole realtà indispensabili a creare e sostenere la cultura e il piacere del gioiello.

Qual è il vantaggio di partecipare ai “talk” di Assogemme? 

Un mondo di sacrifici e di ambizioni che senza arretrare di un passo, facendo di se stessa un “brand”, fa i conti con le difficoltà del “recruiting”, con la carenza di formazione, con la fragilità crescente di una rete di piccole realtà indispensabili a creare e sostenere la cultura e il piacere del gioiello.

 

 

 

 

 

 

Introduce

PAOLO CESARI
Presidente di Assogemme, Presidente di Futurgem

MARCO CARNIELLO
Global Exhibition Director, Italian Exhibition Group S.p.A.

Ospite

CARLO BARTORELLI
Presidente e amministratore unico di Bartorelli 1882 S.p.A.

Modera

RAFFAELE CIARDULLI
Coach, trainer & luxury consultant

 


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